di Stefano Menegotto.

Cari lettori, questa lettura di fine giugno è stata possibile grazie alla collaborazione con l’autore Stefano Menegotto.
Sapete quanto io valorizzi gli autori emergenti e quanto io sia del parere che ognuno di loro merita di crearsi una strada dritta verso il successo!
Io, nel mio piccolo, cerco di essere d’aiuto proprio in questo.

Bene, senza dilungarci in ulteriori commenti, parliamo subito di Pelo Ispido.

Trama:
“Pelo Ispido è una creatura nata dalla follia di un negromante; un ragazzino zombi con una schiera di cani non-morti e scheletrici al seguito, in un branco in continua crescita. Un generale, privo di ogni remora morale, se ne servirà nella conquista della Lang.
Ma sia il mago oscuro Ruberix che l’ufficiale imperiale, dovranno fare i conti con i ricordi e i sentimenti che prepotentemente riaffiorano nella mente del giovane non-morto. E ben presto il loro maggior mezzo di conquista, potrebbe ribaltare la storia che sembrava già scritta di quelle terre.”

Ci troviamo in una terra che sta per essere conquistata. Un generale pronto a tutto ed un mago oscuro specializzato in negromanzia trovano la soluzione per spianarsi la strada verso la conquista della terra agognata.
Il negromante Ruberix trasforma un normale bambino in un terribile mostro, uno zombie capace di attrarre sotto la sua influenza una orda di cani non- morti. Pelo ispido, così lo chiamano gli abitanti delle terre della Lang.
Ruberix dovrà fare i conti non solo con il potere del ragazzo non-morto, il quale inaspettatamente risulta essere una creatura veramente potente, ma si troverà a dover fronteggiare i ricordi del suo passato che in qualche modo si scontrano con quelli del bambino zombie.

Noi tutti siamo fatti di ricordi e proprio come noi, Pelo ispido rivivrà i vecchi momenti della sua vita prendendo atto delle ignobili azioni commesse e ribellandosi definitivamente contro il suo creatore.

Pelo Ispido mi ha piacevolmente sorpresa. È un libro molto breve, ma caratterizzato da una buona narrazione. I personaggi sono descritti maggiormente dal punto di vista psicologico, cosicché possiamo comprendere e percepire le emozioni che li animano. Anche le descrizioni fisiche fatte sia dei cani non-morti che dello stesso Pelo Ispido, altrimenti detto Lacrima Nera, sono ricche di dettagli macabri.
Ho trovato meno caratterizzati i luoghi, di cui mi sarebbe piaciuto conoscerne i dettagli, al fine di poter immaginare quanto più realisticamente possibile i villaggi distrutti.

All’interno della narrazione, non mancano dei piccoli accenni a temi importanti quali, ad esempio, il bullismo.
Le battaglie narrate sono ben descritte, ricche di fondamentali precisazioni che rendono tutto più verosimile. I dialoghi sono semplici, ma ben costruiti.

Devo ammettere che ogni tanto i salti temporali mi hanno destabilizzata, poiché posti in mezzo alla narrazione del momento presente. Tuttavia, attuando delle piccole modifiche, come ad esempio il distanziamento del testo inerente il passato da quello inerente il presente, sarebbe possibile agevolare il lettore nella comprensione del divario temporale.

Il Lich, con il suo gruppo di cani scheletrici, galoppava tra i colli della Lang, in una notte di luna crescente.

Qualche piccolo errore di svista l’ho notato ma niente che una accurata revisione non possa sistemare.

Nel complesso posso dirvi che l’ho trovato una lettura molto scorrevole e semplice. I toni macabri creano un piacevole dark fantasy da custodire in libreria.
Dopo tutto il prezzo non è nemmeno esagerato!

Quindi, se vi ho convinti, dategli una occhiata. Vi lascio qui il mio solito link di affiliazione Amazon per acquistare il libro direttamente da lì 📖❤️