Colleen Hoover, edito leggereditore

Quello che era il tuo eroe… la persona più importante per te… ti ha costretta a subire una delle cose peggiori che possano capitare a un bambino… E non posso nemmeno tentare di immaginare come debba essere stato. Ma ricordati sempre che quello che lui ti ha fatto non c’entra nulla con quello che facciamo noi quando siamo insieme così, come ora.

Paginette, finalmente ho trovato il tempo per parlarvi di un altro libro di Colleen Hoover che ho amato tanto. Non è stato come IT ENDS WITH US, ma la Hoover ha questa grande capacità di parlare di temi super delicati con una cura magistrale.

La nostra protagonista è Sky, una ragazza a cui è morta la madre da piccola e che è stata abbandonata dal padre. Così, vive insieme alla madre adottiva, la quale è convinta che la tecnologia stia rovinando il mondo, dunque niente cellulari.. televisori o altro che possa essere definito ‘tecnologico’. Sky passa le serate a sbaciucchiare ragazzi nella sua stanza, mentre la sua amica Six fa lo stesso a casa sua, a pochi passi dalla sua finestra. Ma Sky non va mai oltre e non sente mai niente, non prova emozioni.. conta solo le stelle. A far da cornice a questo quadretto di ribellione, Sky decide di iscriversi a scuola, dopo anni e anni di studi in casa per via delle regole della madre. Purtroppo, però, Six ha deciso di partire e non starà con lei quando inizierà questo nuovo percorso, in cui tutti sanno dei suoi incontri e sono pronti a giudicarla nel peggiore dei modi. Ma Sky non è interessata ai pregiudizi e alle critiche. Un giorno, incrocia lo sguardo di un ragazzo con delle fossette adorabili – Holder- e, per la prima volta, sente qualcosa. Il suo corpo reagisce. E in qualche modo, lo riconosce. I due si avvicinano ma Holder ha un brutto passato e dei segreti che riguardano anche Sky. E ci sono ferite, che a volte sono dure da rimarginare.

Le coincidenze dell’amore è una di quelle storie che ti fanno credere che è difficile pensare di superare certi traumi e, questo credo sia il filo conduttore di tutte le storie della Hoover. Ella prende spunto da vicende traumatiche, le rende immortali e, al contempo, solleva la condizione di smarrimento e disagio a un livello superiore: la rinascita. I personaggi sono sempre molto chiari e definiti, la confusione che fa parte del non sapere è tangibile nelle loro scelte e azioni. E così, che niente diventa reale, tutto diviene poco e molto altro.

Le descrizioni sono minuziose in alcuni momenti, superficiali in altre ma è impossibile non comprendere qual è il contesto in cui si muovono le vicende. L’autrice è capace di gettare il lettore tra le grinfie di una storia che è in bilico tra il conoscere e il non sapere, rendendoci partecipe di una sorta di indagine che deve – per forza- avere un lieto fine.

C’è meno poesia in questo libro, ma i sentimenti e le emozioni che derivano dalla lettura sono gli stessi. Le parole della Hoover seguono un filo logico incomprensibile all’inizio e sorprendente alla fine, con colpi di scena magistrali e momenti di suspense epici. Mi sono innamorata del suo stile, delle sue trame mai scontate. Colleen fa dell’amore il mezzo tramite il quale una persona può crescere, sperare e migliorarsi rendo uniche le vicende di una ragazza che ha perso tutto… persino se stessa.