Di Annalisa Nordi, edito TRISKELLE Edizioni.

Ho letto diversi pareri su questo libro ma non posso far a meno di dargli cinque stelle, per il semplice fatto che – eventi inverosimili a parte- mi ha tenuta incollata alle pagine e mi è sembrato quasi di vedere un film.

Trama:
La nostra protagonista è veramente tosta. Layla è una ricca figlia di papà, ma non ha niente a che vedere con quelle ragazze cresciute tra soldi e agi. Lei è temeraria, sogna di diventare una veterinaria e di andare in Australia. Tuttavia, mentre è in vacanza con la sua amica, il destino decide di farle un brutto scherzo… anzi più che il destino, suo padre.
Si ritrova invischiata in una situazione altamente pericolosa, tenuta in ostaggio e maltrattata dai suoi carcerieri. La madre ingaggia dei mercenari per una missione di recupero e Chris è colui il quale ha il compito di recuperarla. La missione di recupero riesce ma sfuggire dai suoi aguzzini è veramente tutta un’altra storia. Tuttavia, tra una sparatoria e un’altra, i due si avvicinano sempre di più e la scintilla iniziale si trasforma in qualcosa di troppo forte e spaventoso al contempo. Layla si mostrerà intrepida, capace di tutto. Chris scoprirà che il suo cuore, probabilmente, merita più di ciò che crede.

Ho adorato questa storia: seppur piena di cliché, essa riesce ad ammaliare il lettore grazie alla scrittura fluida e coinvolgente dell’autrice. Una trama dinamica, ricca d’azione e molti momenti piccanti che fanno battere il cuore. Un imprevisto dopo l’altro, ci ritroviamo a combattere una vera e propria battaglia per la libertà fisica e psicologica, al fianco di Layla e Chris. La crudeltà di certe scene si contrappone alla dolcezza insita nella relazione tra i due protagonisti, che come le loro personalità è quasi contraddittoria.

I personaggi sono molto caratterizzati e mi è piaciuto parecchio il fatto che l’autrice abbia dato vita a una Layla che è una continua sorpresa: appare come una figlia snob di un ricco imprenditore, poi come una spietata assassina, infine come una capace di far tutto per amore.
Lo stesso Chris mostra al lettore i suoi più torbidi pensieri, attraverso quel flusso di coscienza che è tipico dello stile narrativo dell’autrice.

L’ambientazione è, a mio avviso, molto realistica e fa da sfondo allo sbocciare di una relazione che, sembra tutto fuorché idonea a sopravvivere. Una metafora della vita, della rinascita di un fiore nel deserto arido della crudeltà.

Sono veramente felice di aver potuto collaborare con Annalisa e con la TRISKELLEDIZIONI, perché ho avuto modo di leggere quello che ufficialmente rientra tra i miei libri preferiti di sempre.