di Elle Catt

Buongiorno lettori! Siamo giunti a Venerdì 11 Giugno 2021 e il weekend sta aprendo le porte a noi poveri umani, pronti per il mare e il sole. Oggi, però, devo parlarvi del secondo volume di questa dilogia, nata in Francia ed edita Cherry Publishing. Sto parlando di “L’ultima Musa: La Profezia.”

Trama:
”Dalla Festa dell’Integrazione le maschere sono cadute e la verità si è rivelata come un fulmine a ciel sereno. Decisa ad affrontare l’inganno, Kataline riprende mano alla sua vita e al suo destino. Ma mentre si prepara a partire nella sua missione, il ritorno di Rip le sconvolge i piani.
Riuscirà Kat ad arrivare in tempo per salvare sua madre? Il demone riconquisterà la sua fiducia?
Di fronte a mille dubbi e nuove zone d’ombra, L’Ultima Musa non ha che una certezza: la storia non è finita. Non è che all’inizio.”

Kat era in fuga. Aveva scoperto le menzogne che celavano gli occhi dolci di Rip e le sue continue battute. La verità era venuta a galla e, adesso, il suo unico obiettivo era salvare sua madre. Marcus, un guardiano, decise di insegnarle a combattere. Di recente, la sua unione con la musa le aveva permesso di diventare più forte e di rimanere sempre più cosciente nei momenti in cui il suo lato oscuro prendeva il sopravvento. Tuttavia, per imparare a lottare contro i mercenari e i demoni, contro il Boss stesso, il guardiano aveva ben poco da insegnarle. L’unico in grado di fare qualcosa era lo stesso Rip. I due si ritrovarono; Kat si teneva lontana da lui e si avvicinava al suo angelo custode: Maxime. Scoprirà la verità sul suo ruolo nella sua vita e riconoscerà l’importanza di averlo vicino. Ma il Boss pareva essere a conoscenza dell’esistenza di Kat e, in questo frangente, vennero convocati da Molly: madre dei demoni ed ex di Rip. Con la sua intromissione nella scena, la situazione prenderà un’altra piega e demoni e angeli vedranno l’avverarsi della profezia scritta sul libro del Destino.

Ho iniziato questo secondo volume con una curiosità immensa. Il primo libro mi aveva lasciato innumerevoli dubbi e, soprattutto, un interesse verso questa dilogia. Tuttavia, man mano che la lettura procedeva, mi rendevo conto che questo secondo volume non mi attirava come il primo. Mi è piaciuto, ma mi sarei aspettata un notevole miglioramento nella storia. Invece, l’ho trovato piuttosto lento e ripetitivo. Gli stessi giorni di allenamento o quelli di viaggio sono stati, secondo il mio modesto parere, prolungati eccessivamente e in questo modo si è tolto spazio alla vera battaglia finale. Quest’ultima, infatti, vede dei piccoli cambiamenti rispetto ai piani originari dei protagonisti e, per quanto il suo sviluppo sia efficace, l’ho trovato piuttosto veloce rispetto all’intensità da attribuire alla scena.

Il tira e molla di Rip e Kat ci sta, ma fino ad un certo punto. Per fortuna, i due sembrano trovare un loro equilibro verso la metà del libro e questo mi ha rincuorato non poco. Ho notato che c’è stato un cambiamento nella personalità di Rip, dovuta all’amore che prova per Kat e alla paura di perderla. La stessa Katerine muta personalità per via della sua fusione con la musa, ma rimangono tracce dei comportamenti originali che ci tengono ancorati alla storia iniziale. Nuovi personaggi si presenteranno durante questa avventura e non tutti sono buoni.

Mi è piaciuto molto il modo in cui Elle Catt descrive l’aspetto fisico dei personaggi e le azioni macabre che compiono. Sono, secondo me, molto realistiche e suscitano nel lettore le più svariate emozioni di disgusto o piacere. Anche i luoghi sono descritti in modo piuttosto dettagliato e mi piace l’atmosfera che creano, durante la lettura.

Il filo del Destino è più forte della tua volontà.

Ho trovato alcuni dialoghi ripetitivi, devo ammetterlo. Non mi piace molto il modo in cui Rip ripete la parola “piccola”. Credo sia un po’ eccessivo, poco realistico. Però, chi lo sa che un bad boy chiami continuamente così l’amore della sua vita? Certo è che la penna di Elle Catt è molto romantica e civettuola, elemento che rende il romanzo molto leggero e apprezzabile.

Dal punto di vista della trama, ho trovato questo volume piuttosto semplice. Alcuni passaggi mi sono sembrati, come già detto, veloci e ciò ha destato, verso la fine, un po’ di confusione. Tuttavia, l’elemento profetico credo che sia stato ben elaborato e ben inserito all’interno del contesto narrativo. C’è un giusto equilibrio tra vita e morte, e verso la fine mi sono pure commossa.

Il demone guiderà la musa. Verso il peggio e verso il meglio. Quando la musa avrà preso il tuo cuore, dovrai lasciarla andare via con l’arciere affinché lei completi la sua fusione.

Non posso dire che non mi sia piaciuto, perché mentirei. Mi aspettavo, però, di poter dare cinque stelle piene a questo secondo tomo e, invece, si becca le mie tre stelle e mezzo. Ho amato il primo volume, questo è stato più una piacevole compagnia. Ammetto, però, che Kat e Rip mi mancheranno. Soprattutto Maxime, lui si che ha lasciato un vuoto.

Vi invito a leggere la recensione del primo volume e a dare una opportunità a questa dilogia fantasy – romance, la quale sono certa sarà una piacevole compagnia sotto l’ombrellone.